Candomblé: una risorsa intelligente nei periodi di difficoltà.

Il titolo di questo post ha un sottotitolo: come accedere all’energia interiore, incontrare il vero io e guadagnare un potente mezzo di sopravvivenza in questo periodo di difficoltà.

Non siamo ancora usciti dalla pandemia.

Gli ultimi mesi sono stati molto difficili. La pandemia ci ha costretti ad una brusca frenata dei nostri ritmi di vita, ma nello stesso tempo ci ha esposti ad un turbinio di emozioni che probabilmente non avevamo mai provato prima, per lo meno non come comune e globale modo di sentire.

Ognuno di noi, per un verso o per l’altro, è stato colpito da questa situazione di emergenza.

In un tale momento di crisi, la necessità di assistenza spirituale si fa più acuta perchè nel momento in cui le certezze che vengono dal mondo esterno si sgretolano, occorre cercare la forza interiore.

Non a caso voci da differenti campi, scienza, cura olistica, religioni, si ergono invitando alla meditazione.

La meditazione è un potente mezzo per guardare dentro sé stessi, senza i condizionamenti che vengono dalla mente.

Durante la meditazione si interdice l’accesso agli stimoli esterni facendo in modo che l’energia interiore si espanda: in questo modo l’intero corpo diviene un luogo sicuro per la mente stessa. Ciò produce innumerevoli effetti positivi che si riflettono sul quotidiano. Mentre la mente si allontana, incrementano la consapevolezza e la presenza a sé stessi, e si è pervasi dalla benefica sensazione di essere armonici e autentici.

Possiamo dire che questa stessa modalità di accesso all’energia interiore si ripete nel candomblé; tuttavia, quest’ultimo presenta alcuni tratti distintivi rispetto alla meditazione tradizionale, che marcano la differenza dalle altre proposte di cammino spirituale.

Il tratto distintivo di cui parlo è il fatto che nel Candomblé si arriva a conoscere la propria energia interiore per il suo nome e per le sue caratteristiche.

Ciò perchè l’energia interiore di cui si parla è l’orixá.

Dobbiamo pensare all’orixá come allo strumento più potente a nostra disposizione.

Esso è al contempo energia universale e particolare.

In quanto energia universale, rappresenta l’archetipo della persona cui appartiene.

Il fatto solo di sapere chi sia il nostro orixá ci dà pertanto alcuni importanti strumenti di conoscenza di noi stessi.

Ogni orixá ha infatti caratteristiche specifiche che, in qualche modo, si riflettono nella persona che dell’orixá è figlio.

Ma l’orixá individuale, l’energia interiore di ogni persona, è unico.

Molti di noi non hanno la minima idea di chi realmente sono.


L’incontro con la propria energia autentica può essere sorprendente: educazione, morale, paure, vincoli sociali, stati di bisogno possono portarci, più facilmente e frequentemente di quanto non si immagini, ad adattarci ad un percorso di vita che, per quanto apparentemente conveniente e adatto alle circostanze contingenti, non è però coerente con la nostra autenticità.

Un’energia interiore frustrata non è un luogo sicuro.

In questi casi, una sana abitudine come quella della meditazione può certamente aiutare a calmare la mente pensante e a dare pace e sollievo, ma può non essere sufficiente per quel cambiamento radicale, che conduce alla felicità.

Il pieno benessere arriva con la realizzazione del proprio destino, il che è possibile solo se ci si conosce davvero.

Non fraintendetemi: non sto alludendo alla conoscenza razionale di sè stessi.

Sto piuttosto parlando dell’incontro con la propria parte più profonda e nascosta, con il proprio orixá e il proprio destino.

Questa energia autentica è il luogo sicuro di ciascuno di noi; è dove si può essere veri, dove si trovano le risposte a tutte le domande e la forza di andare avanti.

Credere nel proprio orixá implica credere in sè stessi.

Ci vuole solo una lettura delle conchiglie, per saper chi è il proprio orixá … non perdete quest’opportunità di conoscere voi stessi …

Il periodo di difficoltà e le preoccupazioni che stiamo attraversando può essere l’occasione inaspettata di rinascita spirituale e di raggiungimento della pienezza del vivere.

Il Candomblé offre una chiave di accesso diversa a sé stessi.

A voi scegliere se provare a essere felici.

Axé.

L’amaranto rappresenta l’immortalità: dunque la nostra inesauribile energia interiore.

L’amaranto rappresenta l’immortalità: dunque la nostra inesauribile energia interiore.

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