Introduzione al Candomblé e agli Orixás

Il Candomblé è una religione di origine africana, sviluppatasi in Brasile.

Si dice che quando le genti dell’Africa occidentale furono ridotte in schiavitù e condotte in America, insieme a loro, sulle navi negriere, si imbarcarono anche i loro orixás (divinità). Riteniamo che questa sia l’immagine più bella per introdurre il Candomblé e gli Orixás.

Il Candomblé è una religione di matrice africana, sviluppatasi in Brasile.

In un certo senso il Candomblé è la riorganizzazione delle divinità yoruba in un nuovo pantheon, dove vengono celebrate insieme, al contrario che in Africa dove, per lo meno al momento della diaspora, ogni città o regione si dedicava in maniera esclusiva al culto di un singolo orixá. La cultura e la religione yoruba hanno circa 5000 anni e sono state trasmesse per tradizione orale.


L’awo, l’iwa, l’odu e l’ori.

Quattro sono i concetti fondamentali nella cultura yoruba: awo, iwa, odu e ori.

Awo è il segreto. Il candomblé - culto degli orixás - è una religione iniziatica. Inoltre e più in generale, gli Yoruba apprezzano enormemente il valore della trasmissione della conoscenza e della saggezza dal più anziano al più giovane, dal più saggio al meno esperto. Non c’è bisogno di diffondere indiscriminatamente il sapere. Per gli Yoruba, occorre meritarsi di essere ammessi alla sapienza.

Iwa è l’essenza degli esseri umani, ciò che segna la differenza tra uomini e bestie. Rappresenta anche il carattere di ognuno di noi: avere un buon temperamento è la chiave del successo nella vita.

Odu è il destino individuale. Più precisamente, è il cammino sulla terra che un’anima sceglie di compiere la prima volta che si incarna e nei successivi ritorni.

Ori è la testa, il centro dell’intelletto ma anche l’unico orixá esclusivamente dedicato alla persona cui inerisce. Ori è il custode personale. Gli orixás non possono fare nulla per aiutare una persona se l’ori di questa non collabora.

 
Un unico simbolo per i quattro principi.

Un unico simbolo per i quattro principi.

Gli orixás sono una presenza viva tra gli uomini. Gli orixás, che appartengono allo “orun” (il cielo) scendono sulla “aye” (la terra) quali intermediari tra i due mondi, tra gli uomini e Dio. Sono stati creati da Olodumare (Dio) per aiutare gli esseri umani a compiere il loro “odu” (destino). Ogni orixá ha le proprie, specifiche, caratteristiche.

Provano i nostri stessi sentimenti.

Ciò consente loro di essere empatici con gli uomini e di conseguenza li rende in grado di rappresentare ad Olodumare i desideri, i bisogni, le gioie e i dolori delle persone di cui si prendono cura.

Ogni orixá ha i propri simboli : colori, cibo, canzoni, utensili, spazi fisici e perfino orari. Alcuni orixás, come Exú, Oxala, Oxossi, Iyemanjá, Oxum, Ogum, Xango, Nanã, Iansã, Omolú e Olodumare sono molto noti, per via del folclore e dei miti. Altri sono coperti dal segreto. Non c’è una gerarchia: alcuni di loro sono orixás funfun (bianchi), creati da Olodumare per fare il mondo, altri non lo sono. Gli orixás rappresentano le forze della natura.


Ogni persona ha un orixá che si prende cura di lei:

Questo orixá individuale è al contempo unico e parte dell’energia naturale universale.

Sebbene ci sia un orixá alla guida della vita di una persona (si dice che si è “figlio/a di …”), ognuno di noi può chiedere la protezione di tutti gli orixás, a seconda del bisogno: infatti ogni orixá ha la propria area di competenza.

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Se desideri sapere di più sul tuo orixá, a quale orixá dovresti rivolgeri per risolvere una certa questione o se, semplicemente, vuoi sapere di più su questa meravigliosa cultura, chiamateci!