Orixás come?

Ora che abbiamo capito che, dal punto di vista degli orixás, il mondo è diviso in due metà - quelli che lo conoscono e gli altri - la domanda successiva è: gli altri come ci arrivano?

È una bella domanda.

Dopo averci pensato a lungo e intensamente e dopo aver parlato con quanti più amici e conoscenti ho potuto sull'argomento, sono giunta alla conclusione che il responsabile di questi incontri è uno solo.

Si tratta di Exú.

Provo a spiegare cosa intendo.

In tutte le storie che ho sentito, compresa la mia, c'è un filo conduttore.

Gli eventi e i dettagli sono, naturalmente, molto diversi perché dipendono dall'unicità della vita di ogni persona. Ma la trama vuole che la gente prenda la decisione di "provare" (di solito rivolgendosi al sacerdote per farsi leggere le conchiglie) in un momento di grande difficoltà spirituale; quando le cose non sembrano funzionare, per questioni di amore, soldi, relazioni o qualsiasi altra cosa.

Quando, dopo un po', superate le turbolenze le persone ricordano il grande evento che le ha portate ad approcciare questo mondo magico, si rendono sempre conto che il primo incontro era stato preceduto da innumerevoli cose, grandi o piccole, che avevano tracciato la loro strada verso gli orixás.

Per esempio, se ricordo la mia storia, ho perfettamente in mente in quale occasione avevo avuto il presentimento che avrei incontrato Pai Odé, anche se a quel tempo non solo non avevo voluto cogliere il messaggio, ma avevo anche rifiutato categoricamente la possibilità.
Stavo aspettando una visita di controllo per la mia gravidanza quando il mio compagno, che appartiene alla prima metà del mondo essendo nato in un luogo dove il Candomblé esiste, ma che non era mai nemmeno entrato in un terreiro, mi disse che un suo amico gli aveva suggerito di chiedere consiglio ad un babalorixá.

Avevo un'idea vaga e altamente stereotipata di cosa fosse un Pai de Santo e nella mia mente questo doveva essere un rasta trasferitosi dalla Giamaica al Brasile e, naturalmente, doveva essere un manipolatore.

Pertanto l’ho "convinto" a non andarci e ricordo che il giorno dopo, infrangendo la regola per cui non si deve parlare di cose personali sul lavoro, mentre ero in ufficio mi sfogai con i miei colleghi raccontando quanto fossi preoccupata all’idea che si potesse incontrare quel tipo di persona. Io e i miei colleghi giungemmo alla conclusione che, più che di una consulenza spirituale, ci fosse bisogno di uno psichiatra (no, niente psichiatra, ma nemmeno Pai Odé).

Un anno dopo, in un’umida notte d'estate, come prova d'amore, gli proposti di andare a vedere una partita di calcio, prendendoci una caipirinha tra le zanzare in un festival latino.

Arrivare lì, vedere lo stand del "jogo de búzios" e sentire il bisogno di entrare ... è stata una questione di secondi.

Ma ora so che quei secondi che hanno cambiato in meglio la mia vita sono stati preceduti da una serie apparentemente casuale di coincidenze: alcuni studi, viaggi, amici, libri suggeriti, strumenti musicali, sport … molti, molti, molti segnali giusti ai crocevia della mia vita, che solo Exú avrebbe potuto collocare.

Ora vorrei chiedervi, come siete arrivati qui?

La betonica rappresenta lo stupore: il mio sentimento ogni volta che mi pongo la domanda “orixás come”?

La betonica rappresenta lo stupore: il mio sentimento ogni volta che mi pongo la domanda “orixás come”?

Previous
Previous

Orixás oltre i confini …

Next
Next

Orixás che cosa?