Xango

Storicamente parlando, Xango è stato uno dei re della città di Oyo, più precisamente è ritenuto essere stato il terzo.

Xango è l'Orixá della giustizia. È colui che punisce quando è necessario e premia quando è dovuto.
I suoi campi d'azione sono l'economia, la politica e, appunto, la giustizia.
È un grande conquistatore che non ammette di essere sconfitto.
È un vendicatore: rappresenta la furia divina.

Xango non sopporta perdite, né economiche né spirituali.
Questo orixá ha bisogno della compagnia degli altri: non è un tipo solitario e non ama pensare che la vita abbia fine.
Nella sua concezione, infatti, la vita è un ciclo eterno. Per tale ragione ha dato inizio al culto degli Egungun, degli antenati.
Attraverso il culto degli antenati la continuità tra i due mondi, tra le due dimensioni della vita, è garantita e non c'è interruzione nel ciclo della vita che continua ad essere uno solo, anche se diviso in una fase terrestre e in una spirituale.
Nello stesso rituale funebre dell'axexé, la cui creazione è attribuita dal mito a Iansã, la morte è rappresentata e considerata come un semplice passaggio da uno stato di vita all'altro.

Xango è l’orixá patrono del Brasile, dove fu il primo orixá ad essere insediato e venerato.

Ogni casa di Axé venera Xango come un grande re e come patrono.

Marito di Oyá / Iansã, ha avuto anche una relazione con Oxum. Il suo grande amore, però, è Iansã.

Incarna l'energia naturale del tuono.
Il suo simbolo è l'ascia.
È l’orixá patrono degli avvocati.

A Cuba, Xango è anche l'orixá della virilità e del fascino maschile.

Kabiesile!

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